Archivi 2003
Buon Anno 2003!:
Reazioni del pubblico durante i nostri spettacoli in Croazia
Che significa
raggiungere…
di Zig Ziglar, Creators ’ Syndicate, Inc.
Quando mandai il mio manoscritto di Conquistare la vetta all’editore, me lo rimandò indietro scrivendomi: “Non puoi dire alla gente come arrivare a conquistare la vetta finché non identifichi ‘la vetta ’. ”Per oltre due mesi mi sforzai di arrivare ad una definizione di “vetta”. Alla fine mi arresi e mi dissi: “Qualcosa mi verrà pur in mente ”.
Poi un giorno io e mia moglie stavamo facendo visita a sua sorella nella casa di riposo di cui è ospite.Molti ospiti della casa di riposo sono gravemente ammalati, ma lei, che è affetta da sclerosi multipla, ha solo bisogno di aiuto per piccole cose, come per esempio sedersi e alzarsi dalla sedia a rotelle.
Quando ci rechiamo in visita a case di riposo, mi sento sempre come un pesce fuor d’acqua. Io sono una di quelle persone orientate a trovare soluzioni a tutto, ma poi non so che fare quando mi trovo di fronte ad un problema che non ha soluzione. Ma mia moglie adotta un approccio diverso: abbraccia tutti, parla con loro, li ascolta e li fa sentire fino del tutto speciali, come in effetti sono.
Ma quel giorno in particolare avevo più difficoltà del solito a trovarmi a mio agio durante la visita, così uscii all’aperto e cominciai a pregare: chiesi a Dio di darmi lo stesso cuore che mia moglie ha per gli altri. Rimasi fuori per quindici minuti circa e quando ritornai dentro mi vennero alla mente
queste parole
Raggiungi la vetta quando:
1. Comprendi chiaramente che il fallimento è un evento, non una persona;che ieri è finito la scorsa notte e che oggi è un nuovo giorno.
2. Hai fatto amicizia col tuo passato, ti concentri sul presente, hai una visione ottimistica del futuro.
3. Sai che non è il successo a fare di te un uomo,come il fallimento non ti distrugge come uomo.
4. Hai fede, speranza,amore; vivi senza rabbia, grettezza, avidità, sensi di colpa, invidia,desiderio di rivalsa.
5. Sei abbastanza maturo da non anteporre la tua gratificazione al servizio per gli altri, e sei pronto a concentrarti più sui tuoi doveri che sui tuoi diritti.
6. Sai che non prendere posizione per ciò che è moralmente giusto è il preludio a divenire la vittima di ciò che è criminalmente ingiusto.
7. Sei sicuro di ciò che sei, quindi sei in pace con Dio e in concordia con l’uomo.
8. Ti sei fatto un amico del tuo avversario, hai guadagnato il rispetto e l’amore di chi ami.
9. Capisci che altri ti possono dare piacere, ma che la vera felicità viene quando si fa qualcosa per gli altri.
10. Sei cortese con chi è maleducato, mansueto con i brontoloni, generoso con i bisognosi.
11. Ami chi nessuno ama,dai speranza ai disperati, amicizia a chi non ha amici, incoraggiamento agli scoraggiati.
12. Guardi dietro di te con perdono, davanti a te con speranza, in basso con compassione, in alto con gratitudine.
13. Sei conscio che “chi vuol essere il più grande di voi sia il servitore di tutti ”.
14. Riconosci, confessi, sviluppi e utilizzi le capacità mentali, fisiche, spirituali che ti ha dato Dio per la Sua gloria e a beneficio dell’umanità.
15. Ti trovi davanti al Creatore dell’universo e ti senti dire da Lui:“Ben fatto, buono e fedele servitore”.
Notiziario N. 15
Carissimi amici,
con il quindicesimo numero di “Per un mondo migliore” ci troviamo già con la primavera del 2003 alle porte! Perciò il nostro primo augurio è che nel vostro cuore possano fiorire bontà, gioia, pace e serenità. Sappiamo che ora più che mai le intemperie, il gelo inaspettato, i cicloni e in generale il clima difficile di questo mondo non favoriscono la crescita di tali valori. Ci vuole coraggio e determinazione per continuare ad andare controcorrente, per portare avanti “certi discorsi”, per non scoraggiarsi quando sembra che i semi cadano solo su un terreno roccioso. Qualcuno disse:” Se Dio ti ha chiamato, non perdere tempo a guardarti alle spalle per vedere se qualcuno vorrà seguirti”.
Alla fine comunque, non c’è gioia più grande che nel vedere anche una sola vita trasformata, un fiore sbocciato fra mille avversità, una speranza che rinasce dopo tante sconfitte e delusioni. Questo è il nostro tipo preferito di primavera!
Con affetto
Anna e tutti di “Per un mondo migliore”
UN ESEMPIO CONTAGIOSO
Sulla bacheca appesa all’entrata della scuola elementare Waldorf di Rijeka, troverete disegni e ringraziamenti da parte dei bambini della scuola di Krnjak , una cittadina sul confine della Bosnia Bosnia abitata prevalentemente da profughi (dove da anni siamo impegnati in vari progetti).
Marina, una mamma della scuola , venuta a conoscenza delle nostre attività a Krnjak, ha deciso di voler partecipare in questo sforzo
umanitario, non solo personalmente, ma coinvolgendo anche gli altri genitori nella raccolta di materiale scolastico, giocattoli e vestiario. Insieme hanno impachettato tutto in vari scatoloni che poi i nostri volontari hanno trasportato fin sul posto e distribuito. Oltre che a ricevere questo aiuto materiale, si è instaurato un rapporto di amicizia fra i bambini di Rijeka e i 150 bambini profughi di Krnjak. Con la sua iniziativa, Marina ha dimostrato che c’è sempre qualcosa che si può fare per il nostro prossimo; non importa quanto piccoli o insignificanti ci sentiamo, se ci guardiamo intorno vedremo qualcuno che sta peggio di noi e a cui possiamo porgere una mano. Speriamo che il suo esempio ispirerà molti altri a fare lo stesso.
QUALCUNO DISPOSTO A FARLO
Prima di Natale abbiamo fatto una serie di spettacoli per giovani sulle isole di Cres e Losinj, sul tema della droga e su come aiutare il nostro prossimo.
Eravamo sull’isola solo da un giorno e sia i bambini che i giovani già ci riconoscevano per strada, come fossimo delle celebrità! Nelle isole della Croazia non ci sono molti stimoli per i giovani che, annoiati, vanno dallo spinello a droghe più pesanti, con quasi nessuno che mostri loro come usare meglio il tempo. Due signore molto attive si sono però distinte in questo, Jadranka Hofman e Natasha Lenac, rispettivamente
madri di 5 e 2 figli. Oltre a casa e lavoro, si sono impegnate a dedicare parte del loro tempo ai giovani della città, e sono state appunto loro ad organizzare tutti i nostri interventi. Hanno osservato con gioia gli spettacoli e il dialogo che abbiamo instaurato con i giovani, soprattutto quando abbiamo lanciato il messaggio che un modo per liberarsi da vizi e senso di inutilità è quello di dare un’occhiata al resto del mondo, ai poveri, agli afflitti dalla guerra, ai depressi e rendersi conto di avere qualcosa da dare a queste persone.
Durante la nostra permanenza sulle isole abbiamo fatto spettacoli in ogni tipo di istituto: asili, scuole e centri di riabilitazione per
giovani delinquenti. Abbiamo anche visitato varie famiglie e instaurato un dialogo con parecchi giovani. Tutti ci hanno invitato a ritornare al più presto!
Il nostro desiderio è di poter incoraggiare altri volontari sul posto a continuare la nostra opera. Zeljka, che frequenta la terza media in una scuola di Cres, ci ha scritto: “E’ bello che ci sia qualcuno che mette in guardia noi giovani sulle trappole in cui potremmo cadere…” Che bello se ci fossero più di questi “qualcuni” disposti a farlo!
Abbiamo messo un piccolo annuncio nello scorso numero del giornalino a riguardo dei nuovi libri della serie “Fai Contatto”. Ne avete già ordinato qualcuno? Sono libri eccezionali e già diversi amici ci hanno scritto parlandoci dei grandi benefici che hanno avuto dalla lettura di questi semplici, ma speciali libretti. Ordinateli anche voi a solo 3 Euro l’uno!!!
Avremo anche a vostra disposizione molto presto un abbonamento annuale ad una rivista mensile di nome “Contatto”… da non mancare! Vero e proprio cibo per l’anima!
Dopo dieci mesi di servizio civile presso il comune di Vobarno (Brescia) il nostro caro Francesco è tornato “alla base”. Si è immediatamente reinserito nella vita e nelle attività della comunità, ha ricominciato a studiare la lingua croata con una determinazione esemplare ed ora ci racconterà un po’ di lui in questa breve intervista.
Cosa ci puoi dire dell’esperienza vissuta come obiettore di coscienza?Ero abituato ad essere uno “spirito libero” ed il dover star fermo per un anno nello stesso posto, soprattutto dove un tempo ho vissuto esperienze poco piacevoli, è stato un po’ difficile. Quello che ho imparato però è che ovunque ci si trovi dobbiamo accontentarci e non pensare sempre di volere essere in altri posti.
Che tipo di incarico ti è stato assegnato?
Tante cose: lavori d’ufficio vari come spedire fax, fotocopiare materiale, mandare raccomandate, andare a ritirare la posta del comune, sistemare i mandati, archiviare materiale, ecc.
Ho fatto anche un po’ d’assistenza ad un uomo malato che non poteva muovere un braccio e che era molto violento con sua mamma…
Qual è stata l’esperienza più bella che ti ricordi di quei dieci mesi?
Non c’è un’esperienza specifica. Il fatto di cercare di fare il mio meglio per aiutare gli altri, durante il mio servizio e anche durante il mio tempo libero è stato in generale molto bello.
E la meno bella?
Preferisco che nell’ambiente in cui si lavora ci siano pace e buoni rapporti fra le persone. Certe volte succedevano fatti poco piacevoli e questo mi dispiaceva molto. Penso sia in questi momenti che ognuno deve fare del proprio meglio per rendere la vita più facile al suo prossimo.
Cosa facevi durante il tuo tempo libero?
Sono stato in varie case di riposo a fare attività di clown-terapia con spettacoli e palloncini per far ridere e divertire la gente. Durante il fine settimana
andavo a visitare altri volontari in altre comunità e davo una mano durante varie animazioni. Una di queste si è svolta presso il carcere di San Vittore a Milano.
Hai qualche consiglio per chi è in procinto di iniziare il servizio civile?
Penso sia bello, per quanto possibile, cercare di scegliere un servizio che possa essere d’aiuto a qualcuno. Molte volte vi potrete trovare in situazioni non ideali e sarà difficile fare del proprio meglio, ma non scoraggiatevi.
Quali progetto hai per il futuro ?
Sicuramente, senza ombra di dubbio, ho l’intenzione di continuare a fare una vita da volontario come ho fatto negli ultimi cinque anni. Voglio veramente dare tutto me stesso per potere cambiare il mondo in cui vivo e mi piacerebbe molto iniziare un nuovo lavoro o progetto missionario, sempre seguendo l’ordine del Signore cha ha detto: “andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura”. L’esempio di Gesù e dei suoi discepoli che andavano ovunque facendo del bene è l’ideale a cui mi ispiro nella mia vita e nel mio servizio. Mi piacerebbe anche, se possibile, vivere esperienze in altri campi di missione poveri e bisognosi come quello ucraino, per esempio, in cui spero di andare presto.
ANCHE PER UN SOLO SORRISO
Durante il mese di dicembre 2002, la nostra “show-troupe” ha fatto 37 spettacoli, battendo il record dei 32 dell’anno scorso! Alcuni ci aspettavano già, come i bambini di Vojnic, dell’ospedale di Kantrida, della scuola Gelsi e della scuola per disabili di Rjieka. Questi bimbi aspettano con trepidazione il nostro arrivo ogni Natale, e continuano a parlare dello spettacolo durante i mesi successivi. Come potremmo mai deluderli?
Quest’anno però abbiamo ricevuto degli inviti anche da alcuni posti che non apparivano sulla nostra lista tradizionale, altri asili, centri per disabili e parrocchie.
5 scuole
5 case di riposo
3 asili
3 centri per disabili
2 ospedali
1 orfanotrofio
alcuni teatri parrocchiali.
25 degli spettacoli sono avvenuti in Croazia e gli altri 12 in Italia.
E’ stato un mese impegnativo, dedicato a portare amore e attenzione a molti che altrimenti non avrebbero sentito il Natale nel cuore. Oltre agli spettacoli, altre visite e impegni ci hanno tenuto fuori casa dalle prime ore della mattina fino a sera tardi! Non solo, ma il tutto è iniziato il mese di novembre: dalle prove alla preparazione dei costumi, dalle registrazioni al coordinamento delle date ecc. Come disse Henry Ford: ” Ricordatevi, ci vogliono molte mele piccole per tenere in cima quelle grosse!”
Ripensando ora a quel mese così intenso, ci rendiamo conto che ogni fatica è stata ricompensata anche da un solo sorriso. E ce ne sono stati tanti.
Abbiamo avuto il piacere di collaborare con Sarro, Giorgio, Rosa e amici del “gruppo Container” di Borgo Roma (Verona) in occasione di due viaggi umanitari che hanno fatto in zona. Il “gruppo Container” è composto da pensionati che invece di sprecare il loro tempo nei bar a giocare a carte e a bere, hanno deciso di dedicarsi a chi è più bisognoso di loro. Avevano recuperato delle carrozzine per invalidi e lettini per malati con materasso anti-decubito da vari ospedali nella zona e, dopo avere aggiustato e riparato con le loro mani ciò che era rotto, ci hanno chiesto se potevano venire a Rijeka con un camion per distribuire il tutto.
Da un’amica suora della Caritas di Rijeka, suor Pia Norac abbiamo ricevuto questo rapporto sulla situazione attuale in zona: “Le cose non vanno molto bene, soprattutto per
quella parte della popolazione che è senza lavoro. Tanti sono invalidi di guerra, sono padri di famiglia ed ancora non percepiscono la pensione d’invalidità e a stento arrivano alla fine del mese”.
Sarro e Giorgio per ben due volte nel giro di un mese sono venuti fino a Rijeka con un camion preso in prestito. Abbiamo poi distribuito tutto il materiale nei vari ospedali, centri di riabilitazione della zone e presso famiglie private. Nel giro di poche settimane il materiale è stato distribuito con grande gratitudine da parte di tutti.
Volevamo sottolineare i nome di questi cari amici che “hanno già vissuto la loro vita lavorativa” ma che non si stancano di aiutare il prossimo e di essere un conforto per coloro che ne hanno bisogno. Dio vi benedica e… continuate così!
Eccoci ad un’altra puntata dell’angolo dela ricevere vostre notizie. Abbiamo scoperto che un modo molto semplice ed la posta. Lettere ed e-mail sono arrivate in abbondanza e non sapete
quanto felice ci feconomico con cui possiamo stare in contatto con tanti amici è tramite la posta elettronica. Se qualcuno di voi ha un recapito e-mail ed ancora non ce l’ha fatto avere, può farlo al più presto?
“Ho prestato il libretto che mi hai regalato ad un’amica che stava male. Il giorno dopo mi ha telefonato per ringraziarmi perché stava bene. Ero felice per lei. Grazie Anna.” (SMS da Massimiliano, Brescia)
“La fotografia di Gesù che mi hai inviato l’ho stampata subito e la appenderò sopra il mio letto, è molto bello!!! Non vedo l’ora di vedervi (in tutti i sensi), così ci raccontiamo un sacco di cose! E’ bello rimanere in contatto con voi, mi dà gioia e non sapete quanto mi rende felice sapere che ci siete! Un bacione MEGA!!” (e-mail da Mary, Edolo- Brescia)
“Ho ricevuto la vostra preziosissima mail, CHE GIOIA!! Siamo contenti perchè sentiamo dentro di voi quella serenità d’animo e quella pace difficile da trovare oggigiorno! Quando siete a Verona o in zona non esitate a chiamarci…….vi aspettiamo sempre a braccia aperte!” (e-mail da Anna e Lino, Loc. Forette- Verona)
“Sono contenta che le copertine siano piaciute ma ti prego non farmi troppi complimenti: ritengo fosse mio dovere fare un dono a chi non ha nulla o ben poco dalla vita e quindi è stato per me un grande piacere poter attraverso voi poterlo fare e sono io che vi devo ringraziare per avermi concesso questa opportunità e non il contrario, grazie ancora di esistere. Siete delle persone eccezionali e di cui sono fiera di essere amica.” (e-mail da Luciana, Rovereto- Trento)
“Grazie di cuore per quello che siete e per quello che fate, in un certo senso mi sento parte di voi, il vostro entusiasmo mi entusiasma e nei nostri brevi incontri avete comunicato agli altri quelle che sono le mie sensazioni. Sì, credo proprio che il buon Signore non faccia mai le cose a caso ma abbia un progetto ben preciso per ognuno di noi. Sto bene ,ma di quel bene sereno, pieno di voglia di fare ,di ripartire di affrontare la vita con slancio. Con il cuore pieno di gioia vi ricordo nelle mie preghiere. Un abbraccio.” (e-mail da Claudio, Castel D’Azzano- Verona)
Sarai un
COSTRUTTORE DI PACE?
Puoi fare tutte le congetture che vuoi.Puoi dibattere, discutere,offrire opinioni,parlarne finché vuoi,ma il punto rimane lo stesso:nessuno vince mai una guerra, alla fine tutti vengono in qualche modo sconfitti.Io sono per la pace.
La guerra è il risultato di scelte umane sbagliate.Tutti hanno una possibilità di scelta.Puoi scegliere di vivere e lavorare per la pace,di essere un fautore della pace,o puoi scegliere di appoggiare quelli che fanno la guerra.E ricorda:chi tace spesso acconsente.
Io controllo ogni aspetto della natura; mando la pioggia,i tuoni rombano al mio comando.La mia influenza raggiunge dimensioni sconosciute all ‘uomo,ma non posso costringerti a seguire le mie vie.Conosco i tuoi pensieri più intimi,conosco le intenzioni di ogni cuore umano,niente mi sfugge o mi è nascosto,tuttavia ho messo nelle tue mani la maestà della scelta.Il diritto di scegliere di fare il bene o il male appartiene a te.
Odo il rimbombo cupo dei tamburi di guerra.Da che parte stai?Sarai un fautore della guerra o della pace?
Coloro che scelgono le mie vie saranno benedetti; coloro che scelgono le vie sbagliate ne subiranno le conseguenze.Questa è la mia legge,sicura come il sole che sorge ogni mattino:quello che si semina prima o poi si raccoglie – non vi è modo di evitarlo..
Non sono a favore degli arroganti,di quelli che ricorrono alla violenza quando si può evitare.Le mie vie sono amore,umiltà,vivere in pace e armonia.America, paese della libertà:dici di avere gli stessi fini?Dici di amare la pace?Vuoi rendere il mondo un luogo migliore, un luogo in cui si possa vivere al sicuro?Vuoi difendere e promuovere la libertà?Ti chiedo di rivolgerti a me per la risoluzione dei problemi,invece di fare la guerra.Non si ottengono pace e libertà attraverso la morte,l ‘agonia,la sofferenza e le uccisioni.
Io ho le soluzioni alle triste condizioni in cui versa il mondo oggi e offrirò queste soluzioni a chi si rivolge a me col cuore aperto.Le mie soluzioni non sono calpestare i deboli,massacrare gli inermi,sfruttare gli innocenti e fare questa guerra.Il mio occhio non sarà cieco,il mio orecchio non sarà sordo alle invocazione dei poveri.
America,questo è il tuo motto:”In Dio confidiamo “. Se confidi in me,seguirai le mie vie e farai ciò che dico. Io sono l ‘unico che possa fare di questo mondo un luogo sicuro per vivere.Sono l ‘unico che possa aiutarti a stabilire un futuro di pace e prosperità per i tuoi figli.Solo io posso darti soluzioni a lungo termine.L ‘unica sicurezza è in me,non nel prendere le cose nelle tue mani,con le tue armi da guerra.
Io non ti guido in questa guerra.Confiderai in me e cercherai una via migliore?Io benedirò i costruttori di pace.Con ciò non intendo coloro che dicono di essere per la pace,ma hanno la guerra nel cuore – intendo coloro che si adoperano alla pace non solo a parole,ma con i fatti,cercando fino in fondo ogni soluzione pacifica. Mi rivolgo a tutti i cittadini del mondo.
Se leggi questo e pensi:”Ma sono solo un individuo,cosa posso fare?” – la risposta è::tanto!Un uomo,una donna,un giovane o un bambino che confida davvero in me e lo dimostra mediante le sue azioni è più forte di tutti gli eserciti del mondo!Non pensare di non poter fare alcuna differenza nel mondo;la puoi fare con il mio aiuto.Io sono il Principe della Pace e se mi fai entrare nella tua vita posso aiutarti a fare le cose che non puoi fare da solo.
Prenderai una posizione?Terrai fede all ‘enorme potenziale che ti ho dato per realizzare il bene nel mondo?Fermati adesso,prendi del tempo per parlarmi e ti mostrerò cosa puoi fare.Puoi cominciare con questa semplice preghiera:
Caro Gesù,scelgo il bene invece del male.Scelgo Te e le Tue vie.Ti prego di entrare nel mio cuore e mostrarmi come posso fare la mia parte e diffondere la Tua pace. Insegnami a comunicare con Te per poter ricevere le Tue indicazioni.
Dopo aver fatto questa preghiera,non fermarti lì. Dedicami del tempo ogni giorno.Ascolta ciò che ho da dirti.Ti parlerò nei tuoi pensieri,con delle sensazioni,una voce tenue che sussurra alla tua mente e al tuo cuore.Ti mostrerò come puoi prendere posizione per la pace e la verità e come vivere per ciò che è buono e giusto e vero.
Odo i tamburi di guerra:continuano a rimbombare. Cosa farai al riguardo?Farai la tua parte per promuovere la pace?
-Gesù
Con l’inizio dell’anno, abbiamo ripreso gli incontri settimanali con i giovani di Rjieka, ricordando il risultato positivo di quelli dell’anno scorso, che ci hanno dato modo di addestrare e “reclutare” nuovi volontari. Come abbiamo già precedentemente accennato, a differenza dell’Italia, qui il concetto di volontariato locale non ha ancora preso piede. E’ qualcosa da coltivare e incoraggiare, tramite seminari, incontri, iniziative ecc.
Un progetto che inizieremo a marzo è appunto qualcosa che coinvolgerà alcuni di questi giovani e volontari locali: un club-laboratorio settimanale per un gruppo di malati affetti da depressione, all’interno di un ospedale.
Per la seconda metà di marzo è in fase di programmazione un altro campo-scuola, come quello tenuto lo scorso settembre nei pressi di Rijeka.
Da gennaio abbiamo iniziato un corso di lingua italiana per le volontarie di Koraci, e altri simpatizzanti. Dovreste vedere l’impegno che ci mettono queste persone, alcune delle quali non tanto giovani o reduci da esperienze traumatiche durante la guerra, ad imparare la nostra lingua (non sempre così facile!) Il motivo è che vorrebbero comunicare meglio con tutti voi, potervi scrivere, continuare a costruire ponti di amicizia e collaborazione. Abbiamo promesso che alla fine del corso porteremo tutti gli studenti “promossi” a fare una gita premio in Italia, a salutare di persona tanti amici che conoscono solo di nome.
Inizieremo di nuovo ad insegnare inglese nella scuola di Krnjak, una delle cittadine nella zona di confine con la Bosnia, popolate in maggior parte da profughi. Lo scopo di queste lezioni non è solo l’insegnamento della lingua inglese, ma anche l’opportunità di avere un forum in cui discutere argomenti di attualità e da parte nostra impartire valori di pace e fratellanza a questi giovani che hanno vissuto tanto odio e discriminazioni.
Lidjia e le volontarie di Koraci ringraziano di cuore tutte le persone in Italia e in Canada che hanno acquistato i loro prodotti (biglietti augurali con i fiori secchi, finestrelle in ceramica, ecc). Il ricavato permetterà al loro centro di continuare ad operare, portando amicizia e solidarietà. Se siete interessati ad alcuni dei loro prodotti, fateci sapere….
Nei nostri giornalini vi abbiamo parlato più di una volta di murales. Soprattutto quelli di Mostar e i due fatti al Villaggio Violino di Brescia sono stati ammirati da molti. Alcuni hanno espresso il desiderio di averne addirittura uno in casa loro. Così, dopo aver discusso la cosa con Mark, il nostro “maestro”, vogliamo inserire qui un piccolo “avviso pubblicitario” : Chi volesse un murales sulle pareti dell’oratorio, o in casa sua, o su qualche altro muro legalmente utilizzabile, ce lo faccia sapere! Il tema del murales può essere vario, dalla pace, alla fratellanza, da scene pastorali ad altri spunti divertenti. Tutto da accordare!
Per quanto riguarda l’Italia, oltre ai consueti spettacoli nelle scuole e case di riposo, siamo stati invitati a tenere degli incontri specificatamente per adolescenti e giovani in vari centri parrocchiali. In genere sono gli animatori di questi gruppi che ci invitano per la serata a presentare le nostre esperienze con testimonianze, canti, filmati ecc. E’ un’occasione per far conoscere ai ragazzi altre realtà bisognose e sentire le “storie vere” di persone giovani come loro che hanno fanno scelte coraggiose. Spesse volte un esempio vale più di mille “prediche”!
GRAZIE
Come forse già sapete, la nostra associazione opera a tempo pieno grazie all’aiuto di molti.
Siamo estremamente grati per ogni piccolo o grande aiuto che ci permette di continuare a dedicare tempo e energie a tante realtà bisognose. Non siamo una grande organizzazione, ma proprio per questo niente viene sprecato in burocrazia intermedia. Siamo 24 ore su 24 al servizio del prossimo, cercando fra l’altro di coinvolgere e motivare parecchi giovani italiani che abbiamo ospitato per periodi più o meno lunghi. Molti, meravigliati, ci chiedono: “Ma come fate ad andare avanti?”. La risposta è semplice: “Anche grazie al vostro aiuto!”
In ogni giornalino cerchiamo di elencare quelle che sono le necessità più immediate, ma non dovete sentirvi limitati solo a questa lista. Molti ci aiutano mensilmente o periodicamente con un’offerta sul nostro conto corrente. Oppure ci ospitano quando veniamo in Italia. O ci aiutano con alimentari, vestiario, perfino detersivi. O ci riparano gratuitamente i furgoni, ci sviluppano le foto, ci stampano il giornalino…e qui manca davvero lo spazio per raccontarvi tutti i piccoli e grandi atti di generosità accaduti anche solo in questi ultimi mesi. Grazie a tutti voi, e naturalmente, grazie a Dio!
Un grazie speciale a Claudio, Anna Rosa, Lino, Anna e amici del “gruppo famiglie” delle Forette (Verona) per l’incredibile raccolta di materiale didattico e di prodotti alimentari fatta durante il mese di dicembre. La vostra generosità ci ha davvero toccato il cuore.
Grazie anche a Don Flavio, Gabri, Massimiliano e amici del Villaggio Violino a Brescia e a Michela di Molina di Fumane (Verona) per averci aiutato a vendere i biglietti natalizi preparati da Lidija, Danijela, Irena e amici del gruppo Koraci di Rijeka. Il ricavato è stato vera provvidenza per il loro centro, coprendo le spese d’affitto per oltre cinque mesi.
Un grazie speciale anche a Tone, Angiolina &C. per la raccolta fondi fatta all’ingresso della stalla allestita come presepio vivente in Edolo (BS) durante il periodo natalizio.
COME PUOI AIUTARE
C’è bisogno di:
– gomme per i nostri due furgoni. Le misure sono 175/75 R16C e 195/75 R14C. anche usate, ma in buone condizioni
– alimentari a lunga durata
– articoli didattici e cancelleria
– un tassellatore ed altri attrezzi da lavoro
C’è una persona speciale a Verona, sempre disponibile, sempre sorridente, a cui vogliamo dedicare un angolo in questo giornalino anche se si meriterebbe qualche pagina. E’ chiamata anche “l’angelo della carrozzeria°, perchè è li che lavora. La sua missione è di dare una parola di incoraggiamento a tutti quelli che si trovano in difficoltà, dimostrando così che è possibile cambiare con un tocco d’amore la realtà in cui uno vive. Grazie Guglielmina!
1. Il Gruppo “Viaggio Premio” a Brescia con don Flavio,Andrea,Massi, Marina ecc.
2. Siamo andati in due collegi per giovani ed in una scuola superiore all’inizio di aprile a Pola e Zara, per degli spettacoli di musica ed animazione. Alcuni ragazzi ancora si ricordavano di noi dall’anno scorso e ci siamo rivisti con piacere. A Zara abbiamo pernottato nel collegio ed abbiamo avuto modo di conoscerci ancora più a fondo con diverse persone
3. È stato finalizzato anche il progetto delle lezioni di lingua inglese nella scuola di Krnjak, al confine con la Bosnia. Sia gli alunni che gli insegnanti sono entusiasti dell’esperienza e ci hanno invitato a tornare anche l’anno prossimo
4. Grande divertimento al secondo campo-scuola tenutosi a Delnice (a 40 Km. da Rijeka). Il prossimo appuntamento è a settembre.
5. Igor, 16 anni di Krnjak aiuta Milli in cucina.
6. L’8 maggio siamo andati in onda su Telepace, ospiti di un programma per giovani condotto da Don Claudio. Abbiamo avuto l’opportunità di presentare la nostra associazione ed i progetti di volontariato che svolgiamo oltre che raccontare come Gesù ha cambiato le nostre vite. Con un altro degli ospiti presenti (Padre Raffaele) abbiamo stretto una bella amicizia e lo aspettiamo con alcuni dei suoi ragazzi per un campo estivo. Come sempre le lettere e gli e-mail sono arrivati alla grande (per non parlare degli SMS!). Quanto felici ci fanno le vostre lettere… Continuerete a farlo?
“Il vostro sito internet è eccellente. L’ho spedito anche a dei miei amici, spero sia ok. Un grosso abbraccio e tanti saluti a te Maggie e al resto della comunità.” (da Dolores, Rijeka)“Cari amici, grazie dei vostri saluti e grazie per la meravigliosa testimonianza che siete di Gesù. Il mondo è di sicuro un posto migliore da quando avete deciso di dedicare la vostra vita a Lui. Che possiate sempre portare pace ed amore agli altri.” (dai bambini e dalle suore dell’asilo “Zvjezdica mira”, Rijeka)
“Speriamo che i vostri giorni siano sempre pieni di gioia, amore e speranza. Vi ricordiamo con tanta allegria e speriamo di rivedervi presto.” (da Ika e maestre dell’asilo Pcelice, Skrljevo)
“Carissimi amici, grazie per la vostra amicizia, per il vostro incoraggiamento durante i momenti più difficili e per la vostra disponibilità nell’aiutarci. Grazie anche per la vostra guida alla scoperta delle meravigliose Parole di Gesù e per arricchire le nostre anime con veri valori che ci danno la forza di andare avanti. Speriamo che la nostra amicizia sia sempre più forte e che porti gioia anche a tanti altri. Anche se siete andati via per soli pochi giorni, già ci mancate molto. Non vediamo l’ora di riabbracciarvi di nuovo.” (dalle volontarie dell’associazione Koraci, Rijeka)
La pagina scritta non esita mai, non manifesta codardaggine alcuna; non viene mai tentata a compromettersi; non si stanca nè scoraggia mai ; viaggia economicamente, e non richiede una sala conferenze; è al lavoro anche mentre noi dormiamo; non perde mai le staffe; continua ad operare anche dopo che moriamo. La pagina scritta è un ospite che entra in casa e ci rimane; colpisce sempre la persona al momento giusto, perchè le parla solo mentre la sta leggendo; rimane sempre fedele a quello che ha detto e non ribatte mai; è un’esca lasciata in acqua permanentemente. La storia vera dell’ammu- tinamento sulla nave inglese Bounty è risa-puta. Val la pena però ripetere la storia della trasformazione causata da un libro presente su quella nave. Nove ammutinati, insieme a sei uomini e a dodici donne di Tahiti, sbarcarono sull’isola Pitcairn nel1790. Uno dei marinai si mise a distillare alcool, e il gruppetto finì preda dell’ubriachezza, tra orge e violenza. Dieci anni dopo, degli uomini era rimasto solo un marinaio, circondato da donne polinesiane e bambini di razza mista. Un giorno, in un vecchio baule della Bounty, egli trovò una Bibbia, che iniziò a leggere e ad insegnare agli altri. Il libro cambiò la sua vita e a poco a poco anche quella di tutti gli altri abitanti dell’isola.
Nel 1808, quando la nave USS Topas scoprì Pitcairn, vi trovò una società produttiva senza traccia di bevande alcoliche, di crimine o di prigioni.
Alcuni amici si raccontavano le loro esperienze passate. Uno di essi disse: “La mia è una storia insolita. Ero uno scippatore. Un giorno vidi un uomo con la tasca dei pantaloni rigonfia e subito mi immaginai un bel malloppo. In pochi istanti, il contenuto della sua tasca si trovava nella mia. A casa, però, scoprii con gran delusione che si trattava solo di un libro. Per curiosità, mi misi a leggerlo. Era una Bibbia. Essa mi aiutò a scoprire l’amore che Dio ha per me e ad accettare Gesù Cristo come mio salvatore. Quel libro cambiò la mia vita”.
Un gruppo di studiosi del comportamento sociale hanno fatto la seguente domanda a un gruppo di bimbi dai 4 agli 8 anni: “Cosa vuol dire amore?” Le risposte ricevute sono più ampie e profonde di quanto si sarebbe potuto immaginare. Vedete cosa ne pensate voi.
“Quando a mia nonna è venuta l’artrite, non è più riuscita a mettere lo smalto sulle unghie dei piedi, così mio nonno lo fa per lei, anche adesso che è venuta l’artrite anche a lui. Quello è amore”.
“Amore è quando papà è tutto sudato e puzza e la mamma gli dice lo stesso che è più bello di Robert Redford”.
“Quando vuoi bene a qualcuno le ciglia vanno su e giù e ti vengono fuori le stelline dagli occhi”.
“Non bisogna dire “Ti amo” se non è proprio vero. Ma se è vero, bisogna dirlo spesso. La gente si dimentica”.
“Mia mamma mi vuole bene più di tutti. Nessun altro viene a darmi il bacino della buonanotte”.
“Se vuoi imparare a voler bene di più, devi incominciare con un amico che non ti piace”.
“Amore è quando la mamma dà al papà il pezzo migliore del pollo”.
“Amore è quando qualcuno ti fa male e tu ti arrabbi ma non ti metti a gridare e a sgridarli perchè sai che si sentirebbero male”.
“Dio poteva dire qualche parola magica per far cadere i chiodi dalla croce, però non l’ha fatto. Quello è amore”.
Abbiamo prodotto un nuovo Cd in lingua croata con varie canzoni e con le storie che usiamo per fare i nostri spettacoli coi burattini. Le prime reazioni sono già arrivate e le persone sono entusiaste.
Abbiamo anche finalizzato dei nuovi Cd con il resoconto di tutte le nostre attività svolte in Croazia, Bosnia ed Italia. Il primo filmato è una presentazione generale della nostra associazione, mentre gli altri tre sono il sommario dei progetti fatti nell’anno 2000, 2001 e 2002. Il formato di questi Cd è VCD e si possono leggere sui normali Cd-Rom del computer o sui DVD player.
Siamo anche ufficialmente registrati come associazione volontaria presso il governo croato e questo ci permetterà di operare ancora meglio sul territorio. Grazie Maggie per avere seguito tutta la pratica e per avere avuto la determinazione di portare l’opera a compimento.
Come ogni anno un gruppo di noi andrà a raccogliere le ciliegie da Pio (a Marano di Valpolicella) e da Fiorio (a Molina di Fumane). Ci fermeremo per un periodo di tre settimane circa e questo ci darà la possibilità di finanziare parte delle attività estive.
Le porte della nostra comunità sono apertissime a chiunque è intenzionato a vivere un’esperienza di volontariato. . L’estate scorsa più di cento persone ci hanno fatto visita, quest’anno cerchiamo di battere il record!
Faremo anche da base per diversi campi-scuola estivi per ragazzi ed adolescenti provenienti dall’Italia e da vari stati dell’est europeo.
Gruppi di nostri volontari viaggeranno anche per la costa croata (e sulle isole) per organizzare spettacoli ed animazioni e per diffondere il messaggio dell’amore di Dio.
A fine luglio, per il quinto anno consecutivo saremo alla “Festa della Luna” a Colere (BG) per proporre un punto d’ascolto ed altre attività ai giovani partecipanti.
GRAZIE ..…….
Come forse già sapete, la nostra associazione opera a tempo pieno grazie all’aiuto di molti.
Siamo estremamente grati per ogni piccolo o grande aiuto che ci permette di continuare a dedicare tempo e energie a tante realtà bisognose. Non siamo una grande organizzazione, ma proprio per questo niente viene sprecato in burocrazia intermedia. Siamo 24 ore su 24 al servizio del prossimo, cercando fra l’altro di coinvolgere e motivare parecchi giovani italiani che abbiamo ospitato per periodi più o meno lunghi. Molti, meravigliati, ci chiedono: “Ma come fate ad andare avanti?”. La risposta è semplice: “Anche grazie al vostro aiuto!”
In ogni giornalino cerchiamo di elencare quelle che sono le necessità più immediate, ma non dovete sentirvi limitati solo a questa lista. Molti ci aiutano mensilmente o periodicamente con un’offerta sul nostro conto corrente. Oppure ci ospitano quando veniamo in Italia. O ci aiutano con alimentari, vestiario, perfino detersivi. O ci riparano gratuitamente i furgoni, ci sviluppano le foto, ci stampano il giornalino…e qui manca davvero lo spazio per raccontarvi tutti i piccoli e grandi atti di generosità accaduti anche solo in questi ultimi mesi. Grazie a tutti voi, e naturalmente, grazie a Dio!
Un grazie speciale alla carrozzeria “Fratelli Bertucco” per averci fatto utilizzare i loro spazi ed attrezzi per il rifacimento e la pittura della carrozzeria del nostro furgone.
Grazie Ermanno per la video-camera che è super-usata per la ripresa delle varie attività e per la creazione di un film da parte dei giovani della nostra comunità.
Grazie anche a Ferruccio Andreatta e Fabiano Conzatti delle Casse Rurali di Isera (TN) per le offerte che hanno reso possibile il viaggio-premio con le signore del gruppo Koraci.
Un grazie speciale a Bruno Fumaneri e alla famiglia Torelli per gli speciali contributi per l’acquisto del nuovo furgone (che va benissimo!).
– Un telefonino per le nostre attività in Croazia. Quello che abbiamo sta dando gli ultimi colpi.
– Gasolio per i numerosissimi viaggi che facciamo.
– Sponsorizzazione dei vari progetti che stiamo seguendo (lezioni di inglese a Krnjak, viaggi umanitari in ex-zone di guerra, ecc.)
– Alimentari a lunga durata
– Articoli didattici e cancelleria
– Video-proiettore per incontri e seminari
Notiziario N. 16
Carissimi amici,dopo una lunga, intensa (e calda) estate, ci ritroviamo finalmente a mettere insieme un nuovo numero del nostro giornalino. Come al solito, il problema è come farci stare tutto. Come condensare in poche pagine tutto quello che è successo in questi mesi: tutte le attività, le vite cambiate, i miracoli grandi e piccoli, i viaggi… eh, ce ne sarebbe da raccontare! Per non parlare delle nuove idee, dei progetti in preparazione. Ci vorrebbe un giornalino di almeno 50 pagine! Per questo vi suggeriamo di immaginarvi il resto, o di scriverci agli indirizzi sull’ultima pagina se volete conoscere più in profondità altri aspetti del nostro operato, specialmente se questo è il primo numero che leggete. Ci rendiamo conto che, anche solo sfogliando le prime pagine, vi si presenterà improvvisamente davanti agli occhi tutta una nuova realtà e chissà quante domande ci vorreste fare! Beh, sappiate che siamo sempre pronti e felici di rispondervi e di esservi di aiuto, per quanto ci è possibile, con un consiglio, una preghiera o semplicemente con un po’ di amore e amicizia (di quelli veri!) Bastano due righe, un’e-mail o anche una telefonata.
Con tanto affetto
Anna
Luce al di là del tunnel
La prima volta che abbiamo incontrato Irena nel maggio del 2000, era proprio come lei stessa si descrive qui sotto: depressa. Ha vissuto a Sarajevo durante la guerra e poi è scappata, attraversando a piedi il famoso tunnel, abbandonando cosi’ la sua citta’ natale, parenti, casa, appartamento e universita’, per ricominciare a costruirsi una nuova vita a Rijeka. Ha iniziato a frequentare il centro Koraci come volontaria, per passare il tempo e scacciar via ricordi terribili del passato. Ed e’ li’ che l’abbiamo incontrata. Da allora, Irena ha frequentato regolarmente i nostri corsi, partecipato in tante attivita’, dai laboratori d’arte per bambini a Koraci, alla clownterapia a Dom Turnic, dal corso tenuto presso l’ospedale psichiatrico di Rijeka a due esperienze in Italia, presso il Villaggio Violino di Brescia e Casa Serena di Verona. Ecco come descrive questi ultimi otto anni della sua vita: “Sono arrivata nel 1995 da Sarajevo, allora capitale di una Bosnia in guerra. Dopo tutto quello che avevo passato la’, ero depressa e insoddisfatta. L’unica fonte di luce nella vita era la mia fede in Dio. Iniziai a cercare, tentando di scoprire me stessa, leggendo libri con contenuti spirituali, andando in chiesa di tanto in tanto e parlando a Dio con parole mie.Al centro Koraci, dove ora lavoro come volontaria, incontrai persone che si donavano agli altri e aiutando il prossimo riuscivano a vivere una vita migliore. Un giorno mi chiesero se volevo andare con loro ad una casa di riposo, il Dom Turnic, per aiutarli a fare uno spettacolo, con lo scopo di incoraggiare gli anziani, anche solo per qualche ora, ad uscir fuori dalla loro triste routine. Allora capii quanto dobbiamo essere grati per tutte quelle piccole cose che arricchiscono la vita. Ecco perche’ ora ringrazio Dio per ogni momento che mi ha concesso di vivere la vita in pieno”.
RAGGI DI SPERANZA DALL’EX-JUGOSLAVIA
Undici giovani volontari provenienti da tre stati e cinque città diverse si sono trovati a Delnice, vicino a Rijeka, il 19 settembre. Da Cakovec a Rijeka in Croazia, da Sarajevo in Bosnia Erzegovina fino a Bar e Ulcin in Montenegro sono venuti per partecipare ad una settimana d’incontri da noi organizzati. Lo scopo sarebbe stato di portare poi nei loro rispettivi paesi tante nuove idee e metodi su come aiutare gli altri.
I primi tre giorni li abbiamo passati in un rifugio di montagna a Delnice, lontani dai rumori e dalla routine della città. Tutti quanti si sono impegnati ad imparare il più possibile sui temi proposti ed hanno avuto un piccolo assaggio di quella che è la vita in comunità: conoscersi meglio gli uni gli altri, partecipare a varie escursioni e giochi, lavare i piatti, pregare insieme, ecc.
Gli altri quattro giorni li hanno passati nella nostra comunità di Rijeka dove oltre che a continuare ad approfondire varie tematiche hanno anche avuto modo di vivere qualche applicazione pratica, come per esempio il pomeriggio passato insieme ai bimbi dell’orfanotrofio di Lovran.
Arslan del Montenegro e Renato di Sarajevo al lavoro in cucina. Tutti a tavola a Delnice.
UNA PREGHIERA = UNA VITA SALVATA!
Angia viene dalla Bosnia, ma ora vive a Vojnic, in Croazia dove è stata costretta a fuggire durante la guerra. Ogni volta che qualche nuovo amico viene a trovarci andiamo da lei perché è un esempio di positività, allegrezza e gratitudine che è “salutare” da osservare. Angia ha poco o niente: vive in una casa vecchia e malandata coi suoi tre figli maschi (ottimi giocatori di calcio!). Suo marito è in un ospedale psichiatrico da anni in seguito a traumi subiti durante la guerra. Nessuno di loro ha un lavoro fisso, si arrangiano con impieghi saltuari, hanno un orto e alcuni animali che sono la loro fonte primaria di sostentamento. Andare da lei sta aiutando molti a scoprire le cose vere della vita e a ridimensionare le proprie esigenze e pretese.
La salute di Angia non è delle migliori. È diabetica e afflitta da psoriasi. Poco più di un anno fa stava malissimo e pensava di morire; siamo andati a trovarla con un gruppo di adolescenti e lei è venuta a salutarci sulla porta di casa. Ci siamo guardati e l’abbiamo accerchiata iniziando a pregare per lei: è stato un momento a dir poco toccante. Abbiamo chiesto a Gesù di guarirla e… la preghiera è stata esaudita!
Angia, oggi è viva più che mai e testimonia il miracolo della sua guarigione a tutti coloro che la vanno a trovare. “Ancora ricordo – dice lei – quando ero più di là che di qua e voi siete venuti con tutti quei ragazzi ed abbiamo pregato insieme in cortile. Non me lo dimenticherò mai, quella preghiera mi ha salvato la vita!”
E voi, quanto credete nella preghiera? Siete davvero convinti che qualcuno lassù c’è e ci ascolta? Noi siamo testimoni giornalmente di come il potere della preghiera è più forte della bomba atomica e che, come ha promesso Gesù: “Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete”. (Vangelo di Marco 11:24)
Abbiamo una lista in comunità dove scriviamo il nome di tutti coloro che ci hanno presentato specifiche richieste per cui noi giornalmente preghiamo. Avete bisogno di qualcosa anche voi? Fateci sapere!
“Chiedete e vi sarà dato affinché la vostra gioia sia piena”
Abbiamo conosciuto “per caso” (anche se noi al caso non ci crediamo!) Padre Raffa durante la trasmissione su Telepace dell’8 maggio. Nessuno di noi si immaginava quali meraviglie il Signore ci avrebbe regalato…
L’abbiamo visto arrivare ai primi d’agosto con “alcuni amici” (23 in tutto!) per vivere una settimana di vacanza alternativa. Ancora oggi nessuno si è dimenticato quei giorni da favola!
Tutti questi ragazzi, provenienti dalle zone di Milano, Brescia, Verona, Parma e Roma, di età compresa fra i 19 e 30 anni (solo Annina ne aveva 16), sono stati eccezionali e si sono subito messi a disposizione per le varie attività che dovevamo svolgere. I primi giorni lli abbiamo passati a Rijeka iimbiancando il centro Koraci di Lidija, assistendo delle famiglie bisognose, rallegrando i vecchietti di una casa di riposo e… facendoci qualche bel bagno!
Poi siamo partiti per la volta di Karlovac (a circa 130 Km da Rijeka) dove abbiamo abitato per due giorni in un campo profughi. La prima sera, per attirare un po’ l’attenzione di tutti, ci siamo messi a cantare e ballare e ben presto una bella folla di persone si è fatta viva. Per due ore circa abbiamo fatto festa e dato l’appuntamento a tutti per la sera dopo.
L’indomani siamo andati a Vojnic a trovare Angia (vedi anche pagina 4) che, avendo saputodel nostro arrivo ha cucinato una porchetta a sorpresa per noi. Che mangiata! Dopo la solita partita di calcio coi giovani del posto abbiamo cantato e fatto festa per Angia tanto che i suoivicini sono venuti a chiederle se suo figlio si congedava quel giorno! Siamo rientrati al campo profughi verso le 10 di sera, stanchi ed assonnati e chi c’era ad aspettarci? La stessa folla della sera prima (anzi più numerosa) desiderosa di essere animata e fatta felice. Fuori le chitarre e via!
Una sera, ritornati a casa, siamo rimasti “incollati” fino all’una e mezza sui divani del soggiorno, raccontando cosa questa esperienza avesse significato per noi ed aprendo il nostro cuore gli uni gli altri, in tutta sincerità e senza aver paura di “mascherarci”.
Che bello mettere sale sulla vita e gustarsela insieme! Alla prossima!
Al campo profughi di Karlovac: Che bello diventare clown e far felici tutti quei bambini!
Padre Raffa, Angia e Anna e…la famosa porchetta!
Forse qualcuno si ricorderà che nel nostro ultimo giornalino avevamo lanciato un invito a chi volesse provare una vacanza alternativa di fare una scappata a trovarci.
Siamo lieti di annunciare che quest’estate abbiamo battuto il record di visite! La nostra comunità e’ stata letteralmente, ma gioiosamente, “invasa” da più di 120 persone solo nei mesi di luglio e agosto, i cui visi felici e parole di amicizia rimarranno per sempre nei nostri cuori. Oltre a 5 veri e propri campi- scuola, sono venuti a trovarci giovani, famiglie, parenti ed amici. Ecco qui alcune delle loro reazioni, dal nostro “Libro degli ospiti”:Ringrazio Dio per averci consentito di venire qui da voi per qualche giorno e vivere in modo così intenso la fede, come nelle prime comunità cristiane….grazie soprattutto per quello che avete seminato nel cuore dei nostri figli.
(Fabrizio e M.Teresa di Saronno – Varese)Vi ringrazio tantissimo per avermi fatto vedere come si può vivere “fuori dalle scatole” aiutando chi vive ancora “nelle scatole” (TV, condomini, uffici, baracche, campi-profughi, prigioni, ecc). Grazie dell’aiuto a “rompere le scatole” per tornare a vivere nel mondo che Dio ha creato senza “scatole”, ma fatto solo di CUORI APERTI! (Patrizio di Verona)
Grazie per la bellissima esperienza che abbiamo vissuto anche quest’anno. Durante la settimana ci sono stati momenti molto divertenti e altri toccanti (le visite a famiglie meno fortunate di noi che solo con la nostra presenza si sono rallegrate). Grazie di tutto
(Le ragazze di Molina di Fumane – Verona)
Voi siete meravigliosi e se io riuscirò solo a portarmi via anche un centesimo della vostra forza di volontà sarà una grande vittoria per me. Ci sono troppe cose inutili nella mia vita che mi portano via tanto, troppo tempo ; spero di riuscir a sostituirle piano piano con altre di maggior valore. Questi sono i miei pensieri, ancora da elaborare. Le mie prime impressioni, quindi forse le più sincere. Un pezzo del mio cuore ora si ferma qui con voi, grazie di tutto! (Fabio – Roma)
ALLELUIA !!! Dirvi Grazie è troppo poco per tutte le emozioni che mi avete fatto vivere in questi giorni ! Ho trovato una famiglia e non posso smettere di pensare al vostro radicale stile di vita. Che sia chiamata anch’io a qualcosa di così grande?
Grazie di cuore a ciascuno di voi ! Vi voglio bene, BOK BOK .
(Chiara – Milano)
Cosa puo fare una preghiera
Le tue preghiere non solo possono cambiare le cose per te, ma possono migliorare significativamente la vita degli altri. Qualcuno ha detto che pregare per gli altri non è il minimo che si possa fare per loro, ma il massimo. Le tue preghiere possono spingere il cuore e la mano di Dio a mettersi all’opera per loro.
Grazie alle tue preghiere anch’essi possono ricevere la maggior parte degli stessi benefici che ricevi tu quando preghi per quelle cose, compreso conforto, protezione, libertà dall’ansia, dalla paura,guarigione, soddisfacimento dei bisogni materiali, e così via.
Molti anni fa, in un paesino sperduto, sembrava che ci fossero più problemi del normale…e persone con più problemi del normale.
Una sera alcuni amici credenti si ritrovarono a parlare e uno di essi disse: “Noi non siamo certo dei religiosi o dei predicatori usciti dal seminario, ma bisogna pure fare qualcosa in questo paese. Formiamo un gruppo di preghiera; potremmo iniziare col pregare tutti per una persona. Da chi cominciamo?
Scelsero uno degli uomini più difficili del paese, un ubriacone senza speranza, e concentrarono tutte le loro preghiere su di lui. Quella stessa settimana la vita di quell’uomo cambiò radicalmente. Allora concentrarono le loro preghiere su di un altro uomo e anche lui si convertì. Poi pregarono per un altro e così via, finchè, nello spazio di un anno, centinaia di persone scoprirono Gesù: il paese si era trasformato.
Ura una notte d’aprile del 1912, una donna si girava e rigirava nel letto, incapace di dormire. Improvvisamente si sentì in preda ad una grande preoccupazione per il marito che in quel momento si trovava in mezzo all’Atlantico, di ritorno a casa a bordo del Titanic. Per diverse ore pregò disperatamente per lui. Verso le cinque di mattina sentì una gran pace nel cuore e riuscì ad addormentarsi.
Intanto suo marito, il colonello Gracie, era fra gli uomini che stavano cercando freneticamente di sganciare le scialuppe di salvataggio della grande nave che affondava velocemente dopo aver colpito un iceberg. Aveva rinunciato ad ogni speranza di riuscire a salvarsi e stava facendo del suo meglio per aiutare le donne e i bambini a salire a bordo delle scialuppe. Volle mandare un ultimo messaggio a sua moglie e gridò dal profondo del cuore: “Addio tesoro mio”.
Mentre la nave sprofondava fu risucchiato nel grande vortice. Istintivamente, cominciò a nuotare nell’acqua gelida, gridando dentro di sè: “Addio tesoro mio, ci rivedremo!”
Improvvisamente si ritrovò in superficie, vicino ad una scialuppa capovolta. Insieme ad altre persone riuscì ad arrampicarsi sulla barca; il mattino seguente furono tutti portati in salvo da un battello di soccorso.
Quando il colonello Gracie tornò a casa, lui e sua moglie si raccontarono le rispettive storie e ben presto si resero conto che lei aveva pregato per lui proprio nel momento in cui si trovava nel maggior pericolo. Non solo: tenendo conto della differenza di fuso orario, lui era stato soccorso alle cinque del mattino, la stessa ora in cui il Signore aveva rassicurato sua moglie che il marito ce l’avrebbe fatta.
Da “Il potere della preghiera”
Carissimi amici di “PER UN MONDO MIGLIORE”,
Tra le cose che abbiamo in sospeso prima della pausa estiva, c’è quella di inviarvi le nostre considerazioni al messaggio “Costruttori di pace” che ci avevate inviato in occasione del conflitto in Iraq la primavera scorsa. Come di consueto abbiamo provato a dire le cose che ci venivano in mente. Ecco le nostre riflessioni emerse. Lo stimolo è stato il seguente:
Sul tema della pace che ci hanno inviato gli amici della Croazia, io penso…
– dobbiamo sentirci fratelli, uniti a loro
– dobbiamo collaborare con loro (per la costruzione delle pace)
– dobbiamo costruire un’amicizia duratura
– dobbiamo condividere il loro progetto e quello che stanno cercando di dirci
– dobbiamo aiutarli
– innanzitutto la pace la dobbiamo “vivere noi”
– hanno fatto bene ad inviarci questo messaggio
– dobbiamo ringraziarli per questo loro pensiero
– dobbiamo vivere la pace “ noi con noi stessi”
– dobbiamo viverla “tra” di noi
– però non solo a parole, ma con i gesti
– dobbiamo essere sinceri con noi stessi
– il loro scritto è stato un dono che ci hanno fatto
– dobbiamo “amare il prossimo come noi stessi”
Cosa vuol dire “amare il prossimo tuo come te stesso?”
– dobbiamo pensarci su prima di fare delle cose che possono infastidire gli altri
– tutti vanno rispettati
– amare il prossimo vuol dire “star vicino alle persone”
– soprattutto a quelle più bisognose
– io sono stata nei loro villaggi e ricordo le case ancora mitragliate e coi segni della guerra ancora visibili: penso che loro abbiamo ancora il ricordo vivo degli effetti della guerra
– noi della guerra abbiamo ricordi molto lontani, mentre pensiamo che loro abbiano ricordi più recenti e quindi più dolorosi
– dobbiamo iniziare noi soprattutto a sopportarci un po’ di più
Poi abbiamo ricordato l’incontro che la settimana scorsa abbiamo fatto con Anna, Paolo e Jeffrey. Vi ringraziamo per la vostra venuta: la testimonianza che state seminando a quanti incontrate è importante e significativa.
Vi auguriamo un buon lavoro qui in Italia per la raccolta e soprattutto in Croazia tra le persone che hanno bisogno.
Il gruppo degli ospiti del Centro Soggiorno per Anziani di Rovereto (TN)
Ciao! Vi penso sempre e in questi giorni sto sentendo l’Amore di Dio come non mi era mai successo prima. Vi ringrazio per questo, per la vostra semplicità, perché vi siete fatti canali del Suo Amore e lo donate agli altri.Grazie per avermi
dato la possibilità di guardare il mondo da un altro punto di vista.
Denise (Ponte di Legno – Brescia)
Anche quest’anno abbiamo organizzato un punto d’ascolto a Colere (Bergamo) per i giovani che accorrono ogni anno alla famosa Festa della Luna per divertirsi, usando purtroppo incredibili quantità di droga e alcool. E’ stato incoraggiante e positivo avere un gruppo di volontari più numeroso del solito, (una trentina circa) per la maggior parte giovani, che in quei giorni hanno avuto modo di scoprire quanto tanti loro coetanei abbiano bisogno di vere risposte.
Come forse già sapete, la nostra associazione opera a tempo pieno grazie all’aiuto di molti. Siamo estremamente grati per ogni piccolo o grande aiuto che ci permette di continuare a dedicare tempo e energie a tante realtà bisognose. Non siamo una grande organizzazione, ma proprio per questo niente viene sprecato in burocrazia intermedia. Siamo 24 ore su 24 al servizio del prossimo, cercando fra l’altro di coinvolgere e motivare parecchi giovani italiani che abbiamo ospitato per periodi più o meno lunghi. Molti, meravigliati, ci chiedono: “Ma come fate ad andare avanti?”. La risposta è semplice: “Anche grazie al vostro aiuto!”
Invece della solita lista delle nostre necessità, vogliamo stavolta presentare alcuni dei progetti che stiamo seguendo. Se siete interessati a sponsorizzarne uno o più, per favore contattateci and vi faremo avere informazioni più dettagliate.Insegnamento bi-mensile della lingua inglese presso le scuole elementari e medie di Krnjak e Vojinc, ex-zone di guerra sul confine croato-bosniaco.
Due nostri volontari, uno dei quali di madre lingua inglese, viaggeranno nella zona di Krnjak e Vojnic due volte al mese non solo per insegnare inglese, ma cercando anche di aiutare i bimbi, reduci dalle atrocità della guerra, a recuperare valori e principi morali.
Durata: da gennaio a giugno 2004. Costo: Euro 650Spettacoli ed animazioni natalizi
Questo progetto è diviso in due fasi: la preparazione e le esibizioni. Il mese di novembre sarà dedicato alla preparazione dello spettacolo, mentre il mese di dicembre agli show veri e propri, visitando ed incoraggiando i pazienti dei vari istituti della zona.
Durata: novembre e dicembre 2003. Costo: Euro 450
Assistenza domiciliare presso famiglie povere e bisognose nella zona di Rijeka e Karlovac
Questo progetto consiste nel visitare famiglie profughe e disadattate a Rijeka, Karlovac, Vojnic ed aree limitrofe, dove porteremo aiuti di vario genere oltre che un’ondata di allegria, speranza ed amore a tutti quanti.
Durata: da febbraio a settembre 2004. Costo: Euro 600
Clown-terapia all’ospedale Kantrida e al centro per anziani Dom Turnic di Rijeka
Da due a quattro volontari visiteranno i bimbi dell’ospedale di Kantrida e gli anziani del Dom Turnic con regolarità. La clown-terapia verrà proposta settimanalmente.I nostri clown andranno di stanza in stanza con canzoni, scenette, trucchi magici al fine di migliorare la qualità della vita ed innalzare il morale dei bimbi e dei nonnini
Durata: Novembre 2003, Gennaio – Giugno 2004 Costo: Euro 400
Centro Koraci
Molti di voi già conoscono Lidija e il suo centro qui a Rijeka. Già da un anno non ricevono più alcun supporto finanziario dal gruppo JEN e hanno veramente di aiuto per potere continuare le loro attività. Il loro budget mensile è di Euro 650 .
GRAZIE! In ogni giornalino cerchiamo di elencare quelle che sono le necessità più immediate, ma non dovete sentirvi limitati solo a questa lista. Molti ci aiutano mensilmente o periodicamente con un’offerta sul nostro conto corrente. Oppure ci ospitano quando veniamo in Italia. O ci aiutano con alimentari, vestiario, perfino detersivi. O ci riparano gratuitamente i furgoni, ci sviluppano le foto, ci stampano il giornalino…e qui manca davvero lo spazio per raccontarvi tutti i piccoli e grandi atti di generosità accaduti anche solo in questi ultimi mesi. Grazie a tutti voi, e naturalmente, grazie a Dio!
Un grazie particolare a Marco Canali e Patrizia dell’Ideal Service e Mirko Bonaconza di Verona, alla famiglia Bonfante dell’industria Casearia Veneta e i Supermercati Martinelli di Villafranca di Verona, alla ditta Euroformaggi di Valeggio S/M (VR), alla famiglia Benedetti del Food Service di Bardolino (VR), alla ditta Olivieri di Pastrengo (VR), alle famiglie Miorelli e Raffaelli di Mori (TN), a Rolando Pederzolli di Arco (TN), alla famiglia Brentegani di Sona (VR) e alla famiglia Mioso di Villafontana (VR), per aver aiutato da anni la nostra comunità e i nostri progetti con generi alimentari e altro. Dio vi benedica!
Questo calendario perpetuo è già pronto in italiano! È una collezione di proverbi, citazioni, buoni consigli e frasi significative per ogni giorno dell’anno. Potrebbe proprio essere ciò di cui avete bisogno per aiutarvi ad iniziare la giornata col piede giusto. Seguire questi semplici consigli vi aiuterà a vivere la vita nella sua pienezza, a scoprire nuove gioie e segreti, aiutando gli altri a fare lo stesso. Un’ottima idea per un regalo diverso e significativo in occasione del Natale e dell’anno nuovo. Se volete ordinarne una o più copie, contattateci subito!
Per chi di voi ancora non si fosse abbonato al mensile Contatto, siete ancora in tempo per farlo! Scoprirete tesori vecchi e nuovi.
Il mese di dicembre sarà pieno di attività. Continueremo a proporre il vero significato del Natale in vari istituti e organizzare attività d’animazione in posti mai visitati finora. Lo scorso anno abbiamo fatto 37 spettacoli nel solo mese di dicembre.
Come al solito, un gruppo di noi, sarà in Italia durante la seconda metà di dicembre, mentre il resto della comunità resterà a Rijeka per il proseguo delle attività natalizie qui.
L’amore discese dal Cielo a Natale.
Il Natale è amore. La forma più pura dell’amore è dare se stessi per un altro.
Fu quel che successe quella notte di Natale ed è quello che noi dovremmo cercare di ricreare ogni Natale.
carissimi
con questa edizione “straordinaria” vi portiamo innanzitutto i nostri più sentiti auguri di Buon Natale! Per voi che già ci conoscete da un po’ di tempo, sapete che in questo periodo tutta la nostra comunità è impegnata più che mai a portare amore e aiuto a tante persone e situazioni bisognose, tramite spettacoli, animazioni, visite e distribuzioni.
Quest’anno abbiamo addirittura dovuto formare un altro piccolo gruppo teatrale, oltre a quello solito, visto che è aumentato notevolmente il numero di scuole, istituti e case di riposo che attende una nostra visita. All’inizio non sapevamo proprio come accontentare tutti, poi qualcuno ha avuto la bella idea di “sdoppiarci”! (cioè di dividerci in due gruppi).
Nel prossimo numero del giornalino vi faremo sapere come è andata! Durante il mese di dicembre porteremo il nostro spettacolo di Natale in più di 40 istituti e scuole, per la maggior parte in Croazia ma anche in Italia. Con l’aiuto del Signore cercheremo di riportare in vita il vero senso del Natale in una società che invece in questo periodo è inebriata di consumismo.
Un grazie speciale a tutti quelli che ci hanno affiancato in questo progetto, aiutandoci dietro le scene con la preparazione dei costumi, donando attrezzature musicali, sponsorizzando viaggi e distribuzioni. E’ come foste in scena con noi!
Cogliamo anche l’occasione per augurare a tutti un Felice 2005, accompagnato dalla gioia e dalle benedizioni del Signore!
Con tanto affetto e gratitudine
Un ricco collezionista d’arte condivideva la sua passione con il figlio; avevano di tutto nella loro galleria privata, da Raffaello a Picasso, e spesso si sedevano insieme ad ammirare i grandi capolavori.
Quando scoppiò la guerra, il figlio partì soldato. Era molto coraggioso e morì in battaglia nel tentativo di salvare un commilitone. Quando il padre ricevette la notizia rimase profondamente addolorato.
Circa un mese più tardi, appena prima di Natale, qualcuno bussò alla sua porta. Quando aprì, si trovò di fronte un giovanotto con un grosso pacco in mano.
“Signore, lei non mi conosce”, disse questi. “lo sono il soldato per il quale suo figlio diede la vita. Quel giorno salvò molte vite e mi stava portando al riparo, quando una pallottola lo colpì al cuore. Fu una morte istantanea. Parlava spesso di lei e del suo amore per l’arte”. Il giovane gli porse il pacco. “So che questo non è un granché, non sono un grande artista, ma penso che a suo figlio avrebbe fatto piacere che glielo dessi”.
Il pacco conteneva un ritratto del figlio, fatto dal giovane. Il padre osservò meravigliato come il giovane aveva catturato la personalità di suo figlio nel dipinto. Soprattutto gli occhi erano così espressivi che l’uomo si sentì quasi spinto alle lacrime. Ringraziò il giovane e offerse di pagarlo per il dipinto.
“Oh no, signore. È un regalo, anche se so che niente basterà a ripagare ciò che suo figlio ha fatto per me”.
Il padre appese il quadro sopra il caminetto e ogni volta che aveva dei visitatori mostrava loro il ritratto del figlio, prima ancora di mostrare loro i capolavori della sua collezione.
Alla morte dell’uomo, la sua colle-zione fu messa all’asta. Molte persone ricche e influenti si presentarono, sperando di poter acquistare uno dei capolavori.
Su un cavalietto di fianco alla tribuna era esposto il ritratto del figlio. Il banditore battè il martello. “Co-minceremo l’asta con il ritratto del figlio. Chi fa la prima offerta?”
Silenzio. Poi dal fondo della sala si alzò una voce. “Vogliamo vedere i quadri famosi. Salti questo!”
Ma il banditore proseguì imperterrito. “Chi fa la sua offerta per questo quadro? Chi offre cento dollari?”
Si alzò un’altra voce impaziente: “Non siamo venuti a vedere questo quadro. Siamo venuti per i Van Gogh e i Rembrandt. Dia inizio alla vera asta!” Il banditore non si smosse. “Il figlio. Chi vuole il figlio?”
Finalmente dal fondo della sala venne la voce del giardiniere di famiglia. “Posso offrire dieci dollari per il quadro!” Si sentiva imbarazzato per aver offerto così poco, ma era tutto quel che poteva permettersi.
“Dieci dollari. Chi ne offre venti?”
“Daglielo per dieci! Vediamo i capolavori!”
“Offre dieci, offre dieci. Chi offre venti?”
Il pubblico cominciava ad essere infastidito. Non erano venuti per quel quadro.
“Dieci e uno, dieci e due, dieci e tre! Venduto per dieci dollari!” Il banditore battè il martelletto.
“Adesso passiamo all’asta vera e propria”, gridò un uomo in seconda fila.
Ma il banditore depose il martelletto. “L’asta è terminata”, annunciò.
“E i quadri?”
“Spiacente”, disse il banditore, “ma l’asta è terminata. Quando fui incaricato di condurre quest’asta, mi fu riferita una clausola segreta del testamento, che posso rivelare solo ora: l’unico quadro all’asta era quello del figlio. Chiunque avesse comprato quello avrebbe ereditato l’intera proprietà, compreso gli altri dipinti. L’uomo che ha preso il figlio prende tutto!”
Il Figlio di Dio morì per noi circa duemila anni fa. Come il banditore, la domanda che Dio fa oggi è: “Chi prende il figlio?” – Perché, vedete, chi prende il Figlio prende tutto!
-ANONIMO
E’ Gesù
Stretto era il mondo nel suo dolore
Gridava al cielo il suo vuoto d’amore
Dio guardò, capì che c’era solo una via
E benchè fosse un unico figlio
Lui diede a noi Gesù
Oh, oh è Gesù, Oh, Oh è Gesù
I bambini stan cantando
per Gesù per Gesù
a Betlemme è nato il Re
è Gesù
Oggi il mondo acclamerà
Per Gesù per Gesù
Il Signore è nato già, è Gesù
Nel mio cuore lui vivrà
Ed il mondo lo saprà
Chi l’amore ci darà
È Gesù, è Gesù
Cantan gli angeli per lui
Per Gesù per Gesù
E tutto il mondo insieme a noi
Per Gesù
Un coro d’angeli cantò
I pastori risvegliò
Una stella apparse in cielo
I re magi a lui guidò
Nel mio cuore lui vivrà
Ed il mondo lo saprà
Chi l’amore ci darà
È Gesù
Nel mio cuore lui vivrà
Ed il mondo lo saprà
Chi l’amore ci darà
È Gesù, è Gesù
Oh, oh è Gesù
Oh, oh è Gesù