Aiuti alle persone alluvionate in Slavonia e Bosnia
Grazie all’aiuto di tanti amici, siamo potuti andare sul posto di persona il fine settimana scorso, per renderci conto del bisogno reale e per capire come potere continuare ad aiutare queste persone. A Vukovar abbiamo riabbracciato Mladen e Nina, profughi durante la guerra nel campo “Gaza” a Karlovac dove ci siamo conosciuti circa 15 anni fa. Insieme abbiamo fatto una mega-spesa…
… e siamo andati all’hotel Borovo, a Vukovar, dove sono ospitate 134 persone evacuate da Gunja e Rajevo Selo. Dopo aver ricevuto la lista delle persone residenti, abbiamo fatto un pacco per ogni gruppo famigliare e distribuito il tutto direttamente alle persone.
Il giorno dopo siamo andati a Gunja, uno dei posti più disastrati della zone. Dei 4.500 abitanti circa che sono stati evacuati, nessun è tornato a vivere nella propria casa. Solo gli uomini coi figli più grandi, tornano nelle loro case durante il giorno per ripulire e fare dei lavori, ma poi escono da Gunja nel tardo pomeriggio-sera rendendola un vero e propio paese-fantasma.
Siamo poi andati a Osječak, nella Bosnia settentrionale. Qui ci troviamo a casa di Ilija e Svjetlana che, dopo essere scappati di casa una prima volta nel 1992 a causa della guerra, lo hanno fatto per la seconda volta la sera del 17 maggio…
Ancora un grazie enorme a tutti coloro che ci hanno aiutato e che hanno reso possibile questo viaggio umanitario. In tutto abbiamo viaggiato per 1.180 Km e distribuito: 540 litri d’acqua potabile (in contenitori da 6 litri l’uno), 120 litri di latte, 100 Kg. di zucchero, 80 Kg. di farina, 75 litri d’olio di semi, 40 litri di shampoo, 38 barattoli di sapone liquido, 25 confezioni di assorbenti, 12 kg. di caffè, 520 rotoli di carta igienica e 4 scatoloni di scarpe nuove.
I tratti autostradali (buona parte del percorso) sono stati gentilmente sponsorizzati dalla ditta che gestisce le strade.